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Quanto costa fare un’app? La Guida completa a Stime e Fattori [Aggiornata]

da | Ago 1, 2025 | Software

[Introduzione]

Capire “quanto costa fare un’app” è spesso il primo, e più spinoso, ostacolo che un imprenditore incontra.

Se cerchi una risposta online, troverai un divario enorme: da poche migliaia di euro a cifre che superano le centinaia di migliaia.

La verità? Hanno tutti ragione e tutti torto. Chiedere quanto costa un’app è come chiedere quanto costa una casa: dipende se stai costruendo un monolocale o una villa con piscina.

In qualità di partner tecnologico con oltre vent’anni di esperienza nello sviluppo software su misura, abbiamo guidato centinaia di aziende attraverso questo processo.

La risposta onesta è che non esiste un prezzo fisso.

Il costo di un’applicazione mobile dipende da una moltitudine di fattori specifici per il tuo progetto.

In questa guida, non ti daremo un prezzo finto, ma qualcosa di molto più utile: la trasparenza.

Analizzeremo in dettaglio ogni fattore che influenza il preventivo finale, ti forniremo fasce di prezzo realistiche basate sulla complessità e ti spiegheremo esattamente per cosa stai pagando.

L’obiettivo è trasformare la tua domanda da “quanto costa?” a “quanto vale investire nel mio progetto?”.

L’illusione del “prezzo fisso”: Perché è impossibile definire un costo senza un’analisi

Il mercato dello sviluppo app è pieno di “calcolatori di prezzo” e offerte “tutto compreso” a basso costo.

Questi strumenti possono essere utili per avere un’idea di massima, ma sono spesso fuorvianti.

Un’app non è un prodotto da scaffale; è un progetto di ingegneria software sartoriale, costruito attorno a obiettivi di business unici.

Tentare di definire un prezzo fisso senza un’analisi approfondita è una scommessa, non una strategia.

I fattori che spostano drasticamente il budget sono quasi sempre nascosti nei dettagli: un’integrazione API complessa, requisiti di sicurezza specifici, la necessità di un design UI/UX altamente personalizzato o la gestione di pagamenti in-app.

Qualsiasi partner di sviluppo serio, che sia un freelance o una software house strutturata come Antha, inizierà sempre con una fase di consulenza strategica e analisi.

Questa fase non è un costo “extra”, ma il fondamento per evitare sprechi di budget e fallimenti progettuali.

È il momento in cui si definiscono le funzionalità, si sceglie la tecnologia giusta e si stila una roadmap realistica.

Solo dopo questa analisi è possibile formulare un preventivo dettagliato e affidabile.

I 3 Tipi Principali di App e il loro Impatto sul Budget

La prima scelta tecnologica fondamentale che impatta direttamente sul preventivo è la tipologia di app che intendi costruire.

Non esiste una scelta “giusta” in assoluto, ma solo la scelta giusta per i tuoi obiettivi, il tuo target e il tuo budget.

App Native (iOS & Android): La scelta per performance massime

Un’app nativa è sviluppata specificamente per un singolo sistema operativo, utilizzando i linguaggi di programmazione “nativi” di quella piattaforma (come Swift o Objective-C per iOS e Kotlin o Java per Android).

Questo approccio garantisce le migliori prestazioni possibili, un’integrazione perfetta con l’hardware del dispositivo (fotocamera, GPS, notifiche push) e un’esperienza utente (UX) fluida e coerente con l’ecosistema del sistema operativo.

Tuttavia, questo è anche l’approccio più costoso. Se vuoi che la tua app sia presente sia sull’App Store di Apple che sul Google Play Store, dovrai di fatto sviluppare e mantenere due basi di codice separate.

Questo raddoppia quasi i tempi e i costi di sviluppo e di manutenzione futura.

È la scelta d’elezione per app complesse, giochi ad alte prestazioni o applicazioni che richiedono un accesso hardware intensivo.

App Ibride (Cross-Platform): Il compromesso tra costi e prestazioni

Le app ibride, o cross-platform, rappresentano la via di mezzo più popolare.

Utilizzando framework come React Native, Flutter o Xamarin, gli sviluppatori scrivono un’unica base di codice che viene poi “tradotta” o compilata per funzionare sia su iOS che su Android.

Il vantaggio economico è evidente: si sviluppa una sola volta e si distribuisce su entrambe le piattaforme, riducendo i tempi e i costi iniziali di circa il 30-40% rispetto a un doppio sviluppo nativo.

Le prestazioni delle app ibride moderne sono eccellenti e spesso indistinguibili da quelle native per la maggior parte delle applicazioni (es. e-commerce, app gestionali, utility).

Possono comunque accedere alla maggior parte delle funzionalità hardware. Rappresentano la soluzione ideale per startup e aziende che necessitano di raggiungere rapidamente un vasto pubblico su entrambi gli store senza raddoppiare l’investimento.

Web App Progressive (PWA): La flessibilità del web

Una Progressive Web App (PWA) non è una vera e propria app mobile che scarichi da uno store.

È, a tutti gli effetti, un sito web costruito con tecnologie moderne che gli permettono di comportarsi come un’app.

Può essere “installata” sulla schermata home del telefono, inviare notifiche push (con alcune limitazioni su iOS) e funzionare parzialmente offline.

Il costo di sviluppo di una PWA è generalmente inferiore a quello di un’app nativa o ibrida, poiché si basa su tecnologie web standard (HTML, CSS, JavaScript).

È la soluzione perfetta se il tuo budget è limitato, se hai già un sito web performante da cui partire, o se il tuo obiettivo principale è la visibilità e la rapidità di accesso senza passare per la validazione degli store.

Tuttavia, l’accesso alle funzionalità hardware del dispositivo è più limitato rispetto alle altre due soluzioni.

Breakdown dei Costi: I 7 Fattori Chiave che determinano il prezzo di un’app

Il costo finale di un’app è la somma di diverse variabili.

Ecco i 7 fattori principali che analizziamo in Antha durante la stesura di un preventivo dettagliato.

1. Complessità e Numero di Funzionalità (Il fattore n°1)

Questo è l’elemento che sposta di più l’asticella del prezzo.

Un’app “vetrina” con poche schermate informative e un form di contatto costerà esponenzialmente meno di un social network o di un e-commerce.

Ogni funzionalità richiede tempo di sviluppo. Ecco alcuni esempi che aumentano la complessità (e quindi le ore di lavoro):

  • Autenticazione Utente: Login tramite email, social (Google, Facebook, Apple ID), recupero password, autenticazione a due fattori.
  • Pagamenti In-App: Integrazione con gateway di pagamento come Stripe, PayPal, o l’acquisto di beni digitali tramite gli store (Apple Pay, Google Pay).
  • Geolocalizzazione e Mappe: Tracciamento GPS in tempo reale (come per un’app di delivery) o semplice visualizzazione di punti di interesse.
  • Interazione Utente: Chat in tempo reale, sistemi di recensioni, caricamento di foto/video, creazione di profili.
  • Funzionalità Offline: La capacità dell’app di funzionare e sincronizzare i dati quando l’utente non è connesso a Internet.

2. UI/UX Design: L’importanza di un’esperienza utente su misura

Un’app può essere tecnicamente perfetta, ma se è brutta o difficile da usare, nessuno la utilizzerà.

L’investimento in User Interface (UI, l’aspetto grafico) e User Experience (UX, la logica di navigazione e l’usabilità) è cruciale per il successo.

Si può partire da un design basato su template standard (più economico e veloce) o optare per un design completamente personalizzato (più costoso).

Un processo di design professionale include la creazione di wireframe (la struttura logica), mockup (l’aspetto grafico) e prototipi interattivi, assicurando che l’app non sia solo bella, ma anche intuitiva.

Trascurare questa fase significa quasi certamente dover rifare il lavoro (e ripagare) in un secondo momento.

3. Sviluppo Backend, API e Integrazioni

La maggior parte delle app non vive in isolamento. Hanno bisogno di un “cervello” centrale che gestisca i dati, le logiche di business e le comunicazioni: questo è il backend.

Il backend è un server che riceve e invia informazioni all’app (es. salva il profilo di un utente, elabora un ordine).

Se la tua app deve comunicare con altri software (come il tuo gestionale aziendale (ERP), un CRM o servizi di terze parti come Google Maps), avrà bisogno di API (Application Programming Interfaces).

Lo sviluppo di un backend solido, scalabile e sicuro, e l’integrazione di API, sono voci di costo significative e altamente specialistiche, fondamentali per la stabilità dell’applicazione.

4. Piattaforme di Sviluppo (iOS, Android o entrambe?)

Come discusso in precedenza, la scelta della piattaforma è decisiva.

Scegliere di sviluppare solo per iOS (se il tuo target usa prevalentemente iPhone) può dimezzare i costi iniziali rispetto a un lancio su entrambi gli store.

La scelta dello sviluppo ibrido (cross-platform) è spesso il miglior compromesso per coprire entrambe le piattaforme con un budget ottimizzato.

Tuttavia, è importante notare che anche le app ibride richiedono test e ottimizzazioni specifiche per ciascuna piattaforma, poiché iOS e Android gestiscono alcuni elementi (come le notifiche o i permessi) in modo diverso.

5. Testing e Quality Assurance (QA)

Un’app lanciata con bug è il modo più rapido per ottenere recensioni a una stella e perdere utenti.

La fase di Quality Assurance (QA) e testing non è un optional.

In questa fase, un team dedicato testa sistematicamente ogni singola funzionalità su diversi dispositivi, sistemi operativi e scenari d’uso (es. con connessione lenta, con poca batteria).

Questo processo serve a identificare e correggere bug, problemi di performance e falle di sicurezza prima che l’app raggiunga gli utenti finali.

Più l’app è complessa, più la fase di testing sarà lunga e articolata, incidendo sul costo totale ma proteggendo l’investimento e la reputazione del brand.

6. Il Team di Sviluppo: Freelance vs Agenzia vs Software House

Il “chi” costruisce la tua app influenza tanto il costo quanto il “cosa”.

  • Freelance: Spesso l’opzione più economica in termini di tariffa oraria.
  • Può essere una scelta valida per progetti molto semplici (MVP) o se si ha già una forte competenza tecnica interna per gestire il progetto.
  • Il rischio è la dipendenza da una sola persona.
  • Agenzia di Sviluppo (Piccola/Media): Offre un team più strutturato (designer, sviluppatori, project manager) a un costo intermedio.
  • Software House (Strutturata): Come Antha, una software house rappresenta l’investimento maggiore ma offre il livello più alto di garanzia, competenza e completezza.
  • Si dispone di team specializzati per ogni fase (analisi strategica, UX, backend, frontend, QA, DevOps) e si ha la certezza della continuità del progetto, della scalabilità futura e della gestione di architetture complesse.

7. Costi Post-Lancio: Manutenzione, Aggiornamenti e Hosting

Lanciare l’app negli store non è la fine del viaggio, è l’inizio.

Un’app richiede cure costanti per rimanere funzionale, sicura e rilevante.

Il budget per la manutenzione è un costo ricorrente fondamentale e deve essere pianificato fin dall’inizio. Questo budget copre:

  • Aggiornamenti dei Sistemi Operativi: Apple e Google rilasciano nuovi OS ogni anno (es. iOS 18, Android 15).
  • L’app deve essere aggiornata per rimanere compatibile, pena l’esclusione dagli store.
  • Correzione Bug: Nuovi bug possono emergere con l’uso reale dell’app o con l’uscita di nuovi dispositivi.
  • Costi di Infrastruttura: Il backend e il database devono “vivere” su un server (hosting), che ha un costo mensile o annuale (es. AWS, Google Cloud, Azure).
  • Evoluzioni: L’aggiunta di nuove funzionalità basate sul feedback degli utenti.

Fasce di Prezzo Indicative: Quanto costa un’app nel concreto?

Ora che abbiamo compreso perché i prezzi variano, possiamo provare a definire delle fasce di costo indicative.

Queste sono stime basate sulla nostra esperienza nel mercato, rivolgendosi a una software house professionale per un prodotto di qualità.

App Semplice (MVP – Minimum Viable Product)

  • Stima: 10.000€ – 25.000€
  • Cosa include: Un’app con funzionalità di base, poche schermate (5-7), design semplice (spesso basato su template) e nessuna integrazione complessa con sistemi esterni.
  • Spesso è un MVP (Minimum Viable Product), perfetto per testare un’idea di business sul mercato prima di investire ulteriormente.
  • Esempio: Un’app vetrina aziendale, un calcolatore di utility, un’app per eventi con agenda e mappa.

App di Complessità Media

  • Stima: 25.000€ – 70.000€
  • Cosa include: Questa è la fascia più comune per le app aziendali.
  • Include un design UI/UX personalizzato, autenticazione utente, integrazione con API di terze parti, un backend dedicato e funzionalità come pagamenti semplici o gestione di profili.
  • Esempio: Un e-commerce di medie dimensioni, un’app gestionale per la forza vendita, un’app di booking per servizi.

App Complesse

  • Stima: 70.000€ – 200.000€+
  • Cosa include: Applicazioni che richiedono architetture backend molto complesse, algoritmi custom, intelligenza artificiale, geolocalizzazione in tempo reale, streaming video, chat avanzate o integrazioni multiple con sistemi enterprise (ERP, CRM).
  • Esempio: Un social network, un’app “alla Uber” (marketplace e logistica), una piattaforma di e-learning complessa, un’app FinTech.

[Elemento CTA Interno] Hai un’idea ma non sai in quale fascia rientra?

Il modo migliore per ottenere una stima precisa è parlarne.

In Antha offriamo una prima sessione di analisi gratuita per valutare la fattibilità del tuo progetto e fornirti una roadmap chiara.

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Oltre lo sviluppo: I costi “nascosti” della manutenzione di un’app

Un errore comune è allocare il 100% del budget allo sviluppo iniziale, senza pianificare i costi operativi futuri.

Come regola generale, un piano di manutenzione annuale per un’app costa tra il 15% e il 20% del costo di sviluppo iniziale.

Questo budget non è “opzionale”. Senza manutenzione, la tua app smetterà di funzionare nel giro di 12-24 mesi, a causa degli aggiornamenti forzati di iOS e Android.

Questo costo copre il monitoraggio delle performance, l’aggiornamento delle librerie di terze parti, la sicurezza del backend e l’adeguamento ai nuovi requisiti degli store.

Considerare questo costo fin dall’inizio è sintomo di una strategia di business matura e sostenibile.

FAQ – Domande Frequenti sul Costo dello Sviluppo App

Quanto tempo ci vuole per sviluppare un’app?

Come per i costi, dipende dalla complessità.

Un’app semplice (MVP) può richiedere dai 2 ai 4 mesi.

Un’app di media complessità richiede solitamente dai 4 ai 7 mesi. Progetti complessi possono superare gli 8-10 mesi di sviluppo.

Questi tempi includono tutte le fasi: analisi, design UI/UX, sviluppo (backend e frontend), testing (QA) e il rilascio sugli store, che richiede un processo di approvazione (soprattutto da parte di Apple).

Quanto costa mantenere un’app all’anno?

Come menzionato, una stima industriale standard è circa il 15-20% del costo di sviluppo iniziale, su base annua.

Se la tua app è costata 50.000€, dovresti mettere a budget tra i 7.500€ e i 10.000€ all’anno per manutenzione ordinaria (aggiornamenti OS, bug fixing, hosting) e sicurezza.

Questo costo non include lo sviluppo di nuove funzionalità (manutenzione evolutiva), che viene preventivato separatamente.

Perché una Software House costa più di un app builder “fai-da-te”?

Gli “app builder” (piattaforme low-code/no-code) sono strumenti che permettono di assemblare un’app usando componenti pre-fatti, pagando un canone mensile.

Sono un’ottima soluzione per validare idee molto semplici o per esigenze interne basilari.

Il loro limite è la rigidità: sei confinato alle funzionalità che offrono e non hai controllo sul codice sorgente o sulla scalabilità.

Una software house come Antha costruisce un software su misura.

Non stai affittando una soluzione, stai costruendo un asset proprietario.

Paghi per l’esperienza di analisti, la creatività di designer UX, l’ingegneria di sviluppatori senior e la sicurezza di un team QA.

Questo ti dà scalabilità illimitata, proprietà intellettuale completa e la capacità di costruire funzionalità uniche che i tuoi concorrenti non possono replicare con un tool fai-da-te.

Il Prossimo Passo: Dall’Idea a un Preventivo Concreto con Antha

Ora hai una visione chiara di tutti i fattori che compongono il costo di un’applicazione.

Il prezzo non è un ostacolo, ma il risultato di una strategia.

Investire in un’app non significa solo pagare per righe di codice, ma per un partner tecnologico in grado di tradurre un obiettivo di business in una soluzione digitale performante, sicura e scalabile.

In Antha, crediamo nella trasparenza totale. Il nostro processo inizia sempre con l’ascolto.

Se hai un’idea per un’app, anche se ancora in fase embrionale, siamo qui per aiutarti a definirla.

[CTA Finale]

Sei pronto a trasformare la tua visione in realtà? Non lasciare che la tua idea rimanga su carta.

Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e senza impegno.

Analizzeremo i tuoi obiettivi e ti forniremo un preventivo dettagliato e una roadmap chiara per il successo del tuo progetto.

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